Il Lago Selvaggio – Domenica 1 settembre
L’itinerario si snoda nel gruppo dei Monti di Fundres, raggiungendo il Lago Selvaggio che è il lago alpino più profondo dell’Alto Adige con i sui 46 metri di profondità, ed è anche il lago naturale più grande del versante meridionale delle Alpi dello Zillertal. Giace, ben racchiuso da tutti i lati, in una sorta di imbuto, mentre sopra di esso si erge l’imponente sagoma del Picco della Croce (Wilde Kreuzspize mt. 3.132).
Un’antica leggenda racconta che nel Lago Selvaggio furono esiliati tutti i malfattori dei dintorni, che vissero qui la loro misera esistenza soffrendo sotto una spessa coltre di ghiaccio. Invisibili agli occhi, ma percettibili alle orecchie. Le tempeste infatti si annunciano con strani rumori, come se le anime dei dannati urlassero ad alta voce.
Gli escursionisti più allenati possono salire il Picco della Croce dalla cui vetta si gode un panorama incantevole ad ampio raggio sulle limitrofe vallate pusteresi e sulle creste e cime innevate di confine, fra le quali spicca maestoso il Gran Pilastro.
Itinerario: da Rio di Pusteria per la Valle di Valles. Partenza presso la Malga Fane, parcheggio nelle vicinanze. Da qui per sentiero 9B si sale alla Aschila Alm, per sentiero 18B al Marblsee, per quindi per sentiero 18 si raggiunge il Lago Selvaggio. Si prosegue poi per sentiero 18 o 22 alla Rauhtaljoch, Salita facoltativa al Picco della Croce (Wilde Kreuzspize mt. 3.132), Rifugio Bressanone, rientro alla Sennhutte.
Dislivello: circa 1.130 metri alla Rauhtaljoch e circa 1.450 metri al Picco della Croce.
Tempo di percorrenza: 8 – 9 ore.
Difficoltà: E (escursionisti) e EE (escursionisti esperti).
Ritrovo: presso il campo sportivo di Fiames alle ore 6:30.
Referente: Romano Dibona. Cell. 333 2915808